FORTE DEI MARMI. La scuola primaria di Forte dei Marmi verso il bilinguismo. Dall’anno didattico 2015-2016 in tutte le prime classi dei tre i plessi della scuola primaria (Carducci, Don Milani e Pascoli), oltre alle ore di inglese tradizionali, sono previste tre ore settimanali di insegnamento bilingue. Le materie che verranno affrontate in lingua inglese saranno arte, immagine, musica ed educazione motoria. Addirittura, ciascun team docente potrà valutare in un’ottica di flessibilità didattica, di lavorare in inglese anche in altri ambiti disciplinari. Infatti ci sono già insegnanti che stanno valutando la possibilità di utilizzarlo anche per la geografia. Tutte le abilità linguistiche (ascolto, parlato/interazione, lettura e scrittura) sia in inglese che in italiano saranno introdotte fin dall’inizio. “La finalità del progetto – spiega l’assessore alla pubblica istruzione Rachele Nardini – consiste nell’imparare, non solo, ad usare una lingua, ma ad usare una lingua per imparare. Le lezioni, infatti, prevedono insegnanti madrelingua, esercitazioni e lavori individuali e di gruppo, lezioni interattive, discussioni, compiti da portare a termine in autonomia e responsabilità e quant’altro possa stimolare un apprendimento attivo e non semplicemente ricettivo, con l’obiettivo di guidare ogni studente verso l’autonomia e la capacità di imparare a fare da solo. Le attività – prosegue l’assessore- saranno presentate agli alunni in forma ludica. Si partirà dal lessico acquisito: l’ascolto, la produzione linguistica saranno semplificati da figure, oggetti reali, movimenti, canti, giochi, scambi verbali, attività svolte al computer. E’ fondamentale, infatti, che il modo di presentare la disciplina sia esperienziale e non espositivo e decontestualizzato. Durante la lezione l’assistente userà solo la lingua inglese, anche in risposta alla domanda posta dall’alunno in italiano”.
“Si tratta di un progetto innovativo – ha rimarcato la dirigente dell’istituto comprensivo Silvia Barbara Gori- che mira a dare ai ragazzi competenze linguistiche più ampie, potenziando le abilità di comunicazione orale in lingua inglese, attraverso l’uso pratico della lingua straniera in situazioni e contesti di vita scolastica. Un inglese diffuso ed integrato, poiché esce dai confini dell’insegnamento strettamente disciplinare ed entra in contatto con le altre discipline, diventando una modalità comunicativa tra le altre. E’ un modo per educare i giovani, fin da piccoli, a essere cittadini capaci di muoversi e ad agire in un contesto plurilingue.”

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ultimo aggiornamento: 09-01-2015


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